Giustizia Colpisce REvil: Da 4 a 6 Anni di Carcere per i Membri della Cyber Gang

Giustizia Colpisce REvil: Da 4 a 6 Anni di Carcere per i Membri della Cyber Gang

Il declino di REvil: Condanne tra i 4 e i 6 anni per la nota cyber gang

Negli ultimi giorni, si è svolto a San Pietroburgo un importante processo che ha visto come protagonisti Artem Zaets, Alexey Malozemov, Daniil Puzyrevsky e Ruslan Khansvyarov, associati al famigerato gruppo hacker REvil (Sodinokibi). Questo gruppo, specializzato in attacchi ransomware, era stato neutralizzato nel gennaio 2022 seguendo un’operazione dell’FSB russo, che ha risposto così a una richiesta delle autorità degli Stati Uniti, culminando nell’arresto di 14 suoi membri.

Dopo una prima fase di indagini che portò all’arresto di ulteriori membri accusati di gestire finanziamenti illeciti, le nuove accuse si sono concentrate su due presunti episodi di furto elettronico di fondi negli Stati Uniti, anche se i dettagli sono rimasti poco chiari e le vittime non identificate. Questo ha causato una interruzione delle cooperazioni americane e un ristagno nelle investigazioni.

Nell’ultima tornata di accusa, gli imputati hanno dovuto rispondere anche per la produzione e vendita di carte di pagamento falsificate. In aggiunta, a Puzyrevsky è stata mossa l’accusa di sviluppare e utilizzare malware per compromettere dati sensibili, a seguito del ritrovamento di tali programmi sui suoi dispositivi. La difesa, tuttavia, ha contestato questi punti, argomentando che il possesso di software dannoso non configura reato se non usato con intenti fraudolenti, e ha messo in dubbio le prove relative al possesso di strumenti di pagamento illecito.

Ad ogni modo, il tribunale ha deciso per condanne significative: Zaets e Malozemov sono stati condannati rispettivamente a 4,5 e 5 anni di reclusione, mentre Khansvyarov e Puzyrevsky a 5,5 e 6 anni. È stato anche avviato un nuovo processo penale contro altri quattro membri del gruppo, accusati di accesso illegale a dati informatici.

La difesa ha fatto sapere che si appellerà contro la sentenza, mettendo in discussione la validità delle prove e l’affidabilità dei testimoni, incluse le dichiarazioni di Alexey Skorobogatov, che avrebbe collaborato con REvil.

In questo panorama, il caso REvil non è isolato. L’Agenzia per la sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA) segnala un’escalation degli attacchi ransomware in Europe, confermando la necessità di rafforzare le misure di cyber security a tutti i livelli. La condanna di membri di REvil potrebbe quindi rappresentare un deterrente per altre cyber gang, ma solleva anche questioni sulla giustezza e l’efficacia delle pene in un contesto di giustizia internazionale complesso e in evoluzione.

Cyber Net Now

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