WannaCry: L’Alba del Ransomware Globale e le Sue Implicazioni nella Sicurezza Informatica
Introduzione
Il 12 maggio 2017 segnò una svolta epocale nel mondo della cyber security: quella data segnò infatti l’inizio di WannaCry, il primo ransomware a diffusione globale della storia moderna. Quello che iniziò come un attacco isolato a Telefonica, uno dei più noti internet service provider spagnoli, si trasformò rapidamente in un’emergenza di proporzioni bibliche, coinvolgendo più di 230,000 computer in oltre 150 paesi. Il fenomeno, che ha imposto il termine “ransomware” nel vocabolario tecnico e comune, ha evidenziato la vulnerabilità globale ai cyber attacchi. Vediamo quindi di analizzare gli eventi di quel giorno con un occhio ai dettagli storici e tecnologici.
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Il Diffondersi di WannaCry
Nel corso di poche ore dal primo annuncio di Telefonica, il ransomware WannaCry iniziò a colpire indiscriminatamente, bloccando computer e criptando i file al suo interno, e chiedendo un riscatto per il loro sblocco. Il New York Times pubblicò una mappa interattiva che mostrava l’espandersi dell’infezione in tempo reale, mettendo in allerta le nazioni di tutto il mondo. Gli organi di stampa e gli esperti del settore iniziarono a parlare apertamente di una nuova minaccia digitale: il ransomware.
I Dettagli Tecnici
WannaCry si basava sull’exploit noto come Eternalblue, precedentemente sviluppato e poi disperso da un gruppo denominato The Shadow Brokers. Nonostante la complessità tecnica, questo ransomware fece emergere una figura cruciale nel contrattacco a WannaCry. Marcus Hutchins, meglio conosciuto come MalwareTech, scoprì un “kill switch” all’interno del codice del malware che, una volta attivato, impediva la prosecuzione dell’infezione registrando un specifico dominio web.
Le Conseguenze dell’Attacco
Oltre ai danni immediati causati dal blocco di importanti sistemi informatici globali, WannaCry evidenziò le lacune nell’infrastruttura di sicurezza IT mondiale. Ospedali, aziende e persino governi trovarono i loro sistemi compromessi, con particolare danno per il National Health Service britannico, che vide quasi 70,000 dispositivi infettati. Alla fine del 2017, il governo degli USA accusò formalmente la Corea del Nord di essere dietro all’attacco, una rivendicazione che però non è mai stata accettata da Pyongyang.
Conclusioni e Riflessioni
L’attacco di WannaCry è stato uno dei primi esempi di Ransomware As a Service (RaaS), un fenomeno che ha aperto la strada a una serie di attacchi ransomware sempre più sofisticati. Inoltre, malgrado siano passati anni dal primo attacco di WannaCry, la minaccia dei ransomware continua a crescere. Questo sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e di un approccio proattivo alla cyber security per proteggersi da minacce sempre più invasive e pericolose.
Ogni individuo e organizzazione deve prestare attenzione ai dettagli, come un semplice allegato email sospetto, che può essere la porta d’ingresso per attacchi devastanti. In conclusione, WannaCry non è solo una nota di colore nella storia della cyber security, ma un campanello d’allarme che ha cambiato decisamente il modo in cui percepiamo e affrontiamo il problema degli attacchi informatici.
Cyber Net Now
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