Italia al Vertice dell’Innovazione con il Nuovo Supercomputer Eni HPC6 a Ferrara: Un Gigante del Calcolo e del Rispetto Ambientale

Italia al Vertice dell’Innovazione con il Nuovo Supercomputer Eni HPC6 a Ferrara: Un Gigante del Calcolo e del Rispetto Ambientale

L’Innovazione Italiana Brilla con l’Avvio del Supercomputer Eni a Ferrara

In un contesto non sempre semplice per l’innovazione, l’Italia dimostra ancora una volta la sua capacità di eccellere in ambito tecnologico quando supportata da visione strategica e investimenti mirati. Un’illustrazione lampante di questo potenziale è l’entrata in funzione del supercomputer di Eni a Ferrara, un simbolo di eccellenza tecnologica che piazza l’Italia al vertice dell’innovazione europea.

Il nuovo supercomputer HPC6, posto in opera a novembre 2024, ha incrementato la potenza di calcolo del Green Data Center Eni di Ferrera Erbognone, situato in provincia di Pavia, ampliando le sue capacità da 70 a strabilianti 606 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo, un picco di 606 PFlops. Questo salto qualitativo ha collocato l’HPC6 al quinto posto nella classifica mondiale e al primo in Europa secondo la lista Top500. Notabile è il suo design focalizzato sull’efficienza energetica, che rappresenta un punto di riferimento nell’ambito dei data center sostenibili.

Caratteristiche e Impatti dell’HPC6

Uno degli aspetti più innovativi del supercomputer è il sistema di raffreddamento a liquido, progettato per ottimizzare il dispendio energetico e aumentare la sostenibilità dell’intera infrastruttura. L’HPC6 non solo eleva le prestazioni di Eni nella digitalizzazione e innovazione ma gioca un ruolo essenziale nella strategia dell’azienda per la decarbonizzazione e la transizione energetica.

Le applicazioni di HPC6 sono variegate e toccano diversi settori cruciali: dalla ottimizzazione delle operazioni negli impianti industriali, all’accuratezza degli studi geologici e fluidodinamici per lo stoccaggio di CO₂, fino allo sviluppo di tecnologie avanzate per batterie e biocarburanti. Inoltre, il supercomputer supporta la ricerca nel settore della biochimica e simula processi complessi come il comportamento del plasma nella fusione a confinamento magnetico.

Un Futuro Promettente per la Tecnologia Italiana

Il supercomputer HPC6, fornito con la tecnologia Cray EX4000 e Cray ClusterStor E1000 di HPE, si posiziona tra le infrastrutture più avanzate a livello globale con una potenza di calcolo di picco di 606 PFlops. L’innovativa configurazione include 3.472 nodi di elaborazione con un totale di 13.888 GPU, ognuno equipaggiato con una CPU AMD EPYC™ a 64 core e quattro GPU AMD Instinct™ MI250X.

Questa macchina formidabile è un pilastro per l’ENI nel suo impegno verso una maggiore sostenibilità, alimentato parzialmente da energia solare grazie a un impianto fotovoltaico di 1 MW che contribuisce a ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio del data center.

Conclusione

La realizzazione di HPC6 è una dimostrazione di come l’Italia possegga le competenze e le capacità per stare al passo con le potenze tecnologiche mondiali e come l’orientamento verso soluzioni sostenibili e avanzate sia la strada da percorrere per il futuro dell’innovazione tecnologica. Con questo importante passo, l’Italia non solo segue, ma si propone come leader nella corsa globale verso l’efficienza energetica e la digitalizzazione nell’era della transizione energetica.

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