Oltre la Morte: La Promessa della Scienza nel Preservare la Coscienza Umana

Oltre la Morte: La Promessa della Scienza nel Preservare la Coscienza Umana

La ricerca scientifica sta facendo passi da gigante nella comprensione e manipolazione delle strutture neurali, con l’obiettivo ambizioso di conservare la coscienza umana oltre i limiti biologici. Al cuore di questo campo di studi troviamo il concetto di connettoma, definito come la mappatura dettagliata delle connessioni neurali del cervello, che sono le custodi delle nostre memorie, personalità e tratti distintivi.

La rilevanza del connettoma è stata evidenziata nel 2010 quando Sebastian Xiong introdusse il concetto tramite il suo intervento TED “Io sono il mio connettoma”. Da allora, il progresso scientifico ha permesso di mappe il connettoma di organismi più semplici, come le larve di moscerino della frutta, e gli sforzi continuano per applicare queste tecniche anche al cervello umano. Nonostante le sfide notevoli, dovute alla complessità dell’organo umano, paragonabile al numero di stelle presenti in 10.000 galassie, il campo si sta espandendo rapidamente.

Uno dei pionieri in questo ambito è il dottor Ariel Zeleznikov-Johnston, che nel suo libro “The Future Loves You: How and Why We Must Abolish Death” esplora le possibilità future di preservare l’intelligenza umana. Egli descrive metodologie per la conservazione del cervello che permetterebbero teoricamente, se iniziate entro 36 ore dalla morte, di salvaguardare una vasta porzione della struttura cerebrale per una sua futura restaurazione o digitalizzazione.

Zeleznikov-Johnston propone anche un modo innovativo di pensare alla morte, definendola come una “morte basata sulla teoria dell’informazione”, ovvero il momento in cui il ripristino del connettoma risulta impossibile, una visione che trasforma il concetto di morte in una forma di perdita di dati. Questo sconvolge l’idea tradizionale di morte, spostandola in un contesto tecnologico.

Il libro non solo delinea questi sviluppi scientifici, ma affronta anche le implicazioni filosofiche ed etiche di tali tecnologie, stimolando dibattiti sulla possibilità dell’immortalità digitale e il futuro ruolo dell’uomo in un’era dove la morte potrebbe non essere più inevitabile.

Il dibattito scientifico e pubblico intorno a questi temi è vibrante e variato. Nonostante il cauto ottimismo di alcuni scienziati sulle potenzialità di queste metodologie, il tasso di successo stimato del 40-50% suggerisce che lo sviluppo e l’affinamento delle tecnologie sono ancora essenziali per realizzare pienamente queste ambizioni.

Di recente, discussioni aggiuntive hanno emergo su forum e conferenze internazionali, evidenziando come la crescente digitalizzazione degli esseri umani potrebbe trasformare non solo il concetto individuale di morte, ma anche le dinamiche societalI e interpersonali. La nostra comprensione della vita potrebbe essere radicalmente alterata nei prossimi decenni, aprendo scenari fino ora relegati alla fantascienza. Questa è un’epoca entusiasmante quanto incerta, in cui la scienza si avvicina sempre più alla risoluzione di uno dei più grandi misteri dell’umanità: il superamento della morte.

Cyber Net Now

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